Arco d’Augusto
Le decorazioni presenti sull’Arco
d’Augusto di Rimini (Ariminum) hanno
una forte valenza simbolica. Sopra la parte centrale del fornice si trova una
testa di toro che potrebbe rappresentare o la fecondità della natura oppure
ricordare la fondazione della città e il governo romano che aveva portato legge
e ordine.
Ai lati dell’arcata si trovano quattro clipei (CLIPEO (lat. clipeus). - Era uno scudo metallico che i Romani adottarono, fin dai tempi più antichi, per la difesa dei soldati della prima classe) che rappresentano
divinità favorevoli all’Imperatore Augusto, tra i quali si trova Nettuno, dio
dei mari, riconoscibile dal simbolo del tridente. L’immagine del dio è rivolta
verso la città come per richiedere la sua protezione, essendo Rimini una città
di mare. Sono rappresentati Apollo, dal quale l’Imperatore diceva di
discendere, un bel giovane con i lunghi capelli, Giove con una lunga barba e
con un fascio di fulmini nella cornice, rivolto verso Roma come Apollo. Infine
nel quarto clipeo è rappresentata Minerva, Atena per i greci.
Fonte: “Rimini divina, religioni
e devozione nell’evo antico”.