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Visualizzazione dei post da agosto, 2014

Manifesto di Rimini 2005

Manifesto di Rimini 2004

Manifesto di Rimini 2003

Manifesto di Rimini 2013

E’ il linguaggio geometrico di Marco Neri a firmare l’immagine balneare 2013 di Rimini. Linee orizzontali e verticali che si sposano con un paesaggio cosmopolita. ‘La casa delle bandiere’ è il manifesto dell’artista forlivese che quest’anno interpreta Rimini sui manifesti. Biografia dell’artista Marco Neri (Forlì, 1968) ha iniziato ad esporre le sue opere a partire dalla fine degli anni '80. Fin dagli esordi l'atteggiamento dell'artista è improntato al recupero della pittura. Diplomato all'istituto d'Arte di Forlì e all'Accademia di Belle Arti di Bologna nel 1991, ha partecipato a numerose esposizioni in Italia e all'estero, tra le quali "Figuration" al Rupertinum Museum di Salisburgo e al Museion di Bolzano (1999), "Futurama" al Museo Pecci di Prato (2000), "Premio Michetti" al Museo Michetti di Francavilla, Chieti (2000). Nel 2001 ha tenuto una personale (con Andrea Salvino) allo Spazio Aperto d...

Manifesto di Rimini 2012

Il fondo Campana

Un santarcangiolese illustre è Augusto Campana (1906-1995), iniziò la sua carriera come bibliotecario e la concluse come docente all'Università degli Studi di Roma. Fu un personaggio di rilievo internazionale, si dedicò alla filologia, all'epigrafia, alla biblioteconomia, alla dialettologia, alla storia dell'arte. Augusto Campana non si staccò mai dalla sua terra. Il Fondo a lui intitolato, acquistato dalla Fondazione della Cassa di Risparmio di Rimini è stato depositato presso la Biblioteca di Rimini. E' costituto da volumi moderni e antichi, opuscoli, carte di studio, un ricco carteggio provenienti dalle sue biblioteche, quella della casa di Roma e quella della casa di Santarcangelo. La parte più interessante del fondo è quella inerente alla Romagna, alla sua storia e alla sua cultura. 

Manifesto di Rimini 2011

La campagna turistica della città che vuole invitare e dare il benvenuto a Rimini attraverso i manifesti, le cartoline, la pubblicità e i materiali di informazione turistica realizzati dall’Assessorato al Turismo si è servita della vernice e della bomboletta dell’artista di fama internazionale Eron che per la prima volta utilizza la spray art per il manifesto balneare di Rimini - Estate 2011. ( Il dipinto rientra nella serie ‘Mindscape’ ) . Nella storia dell’affiche balneare riminese sarà il talento di un writer di fama internazionale (le sue opere sono state esposte dal Museo di arte Moderna del Cairo sino al Chelsea Art Museum di New York) a dare forma e colori al manifesto della stagione turistica 2011. L’artista riminese ha dichiarato: “Nel dipinto realizzato a vernice spray su tela delle dimensioni di 170 x 115 cm. il soggetto principale è la scritta ‘Rimini’ che si integra nel paesaggio marino come elemento reale che illumina la sera, sia fisicamente che concettualme...

Rimini in bicicletta

Grazie agli incentivi statali Rimini ha fatto incetta di biciclette. In tre giorni sono state vendute circa 1.050 biciclette, in proporzione più di quelle che sono state vendute a Roma., e che qui vengono chiamate “bicicleti”, con una sola “t”.  Il rapporto cittadini-bicicletta è il più alto d’Italia a testimoniare la coscienza verde dei riminesi ma anche la grande tradizione ciclistica del territorio che ha prodotto grandi ciclisti come: Casadei, Oriani e Pantani.  Si possono veder circolare biciclette di tutti i tipi: dalla perfetta riproduzione della “Umberto Dei Milano”, sella Brooks di cuoio, freni a bacchetta, cromature dorate, uguale a quella degli anni Trenta, a quelle nuove in alluminio, leggerissime che non hanno più la dinamo che frenerebbe la corsa ed il fanalino alogeno con la pila. Ci sono poi quelle elettriche “a pedalata assistita” perfetta per gli anziani.

Manifesto di Rimini 2006

Il manifesto di Rimini 2006 è firmato dal pittore riminese Luca Giovagnoli nuovo testimonial della città. Il pittore è nato a Rimini e qui ha iniziato la la sua attività artistica che lo ha portato ad esporre i suoi lavori nelle più note gallerie d’arte contemporanea d’Italia e d’Europa. La sua immagine della città di Rimini è molto particolare: sul manifesto si staglia il profilo del Grand Hotel, si vedono la spiaggia e la notte riminese, sullo sfondo degli ombrelloni e in primo piano una giovane bagnante che balla L’artista ha scelto di prestare la sua opera gratuitamente.

Manifesto di Rimini 2007

Pablo Echaurren ha firmato il manifesto di Rimini 2007 con colori abbaglianti e onirici. L'artista ha realizzato un manifesto che si distanzia da quelli precedenti grazie al suo talento visionario ricco di cromatismo e di riferimenti concettuali: si tratta di due delfini che incastrati formano un ricco intreccio di figure.  Lo stesso autore ha dichiarato: "Il delfino è il mare. Il mare è il delfino. Non si scappa. E Rimini è località marina per antonomasia. Ergo il delfino è Rimini. E viceversa. Simboli simbiotici. Il delfino è il giocoliere del mare, l'acrobatico acquatico, l'interprete principe delle sculture liquide, delle fontane barocche, di Giovan Lorenzo Bernini. E Bernini è Roma. Roma-Rimini? Fellini!"  La scelta di questo autore è stata controtendenza per assicurare la continuità nella innovazione infatti i colori scelti dall'artista sono il blu e il verde costanti cromatiche della grafia balneare riminese.

Presepi di Rimini

I presepi viventi sono la prima realizzazione del presepe voluta da San Francesco d’Assisi che in questo modo desiderava rappresentare la Santa Notte della nascita di Gesù. La città di Rimini vanta il titolo di capitale dei Presepi della Riviera. La notte del 13 dicembre viene realizzato nel Borgo di San Giovanni un presepe vivente con i bambini del gruppo del catechismo. Il corteo parte dalla Chiesa, si snoda lungo le vie del borgo fino ad arrivare alla Polisportiva Stella dove è stata ricostruita la grotta della Natività. A Miramare il presepe vivente è stato ricostruito come negli anni precedenti i bambini e i genitori delle scuole primarie e dell’infanzia dell’” Istituto Comprensivo Statale” di Miramare . L’evento viene ricostruito dal momento della Annunciazione, con l’angelo che visita in sogno Giuseppe e gli dice di partire per salvare Gesù dalla strage degli Innocenti, il mercato di Nazareth, l’incontro tra Maria e la cugina Elisabetta, lo sposalizio di Maria e Giuseppe...

Fontana della Pigna

La Fontana "della Pigna" è una dei simboli di Rimini con l’Arco d’Augusto e il Ponte di Tiberio.  Gli storici ritenevano che a costruire la fontana fossero stati i Romani in quanto l’acquedotto che la alimenta è d’origine romana, mentre alcune monete romane furono rinvenute nei suoi pressi.  Una giovane studiosa riminese ha recentemente esaminato in laboratorio le pietre della fontana. Alcune di queste sarebbero state parte della dote di Polissena Sforza, seconda moglie di Sigismondo Pandolfo Malatesta e originariamente destinate al Tempio Malatestiano.  La fontana fu accidentalmente distrutta intorno alla seconda metà del 1500 a causa di una colossale esplosione di fuochi d’artificio. Fu ricostruita grazie ad una generosa donazione di Papa Paolo III in visita apostolica a Rimini, il Santo Padre donò circa 500 scudi per ricostruire il monumento. In segno di riconoscenza sulla fontana fu collocata una statua di San Paolo. In epoca medioevale la fontana ave...

Manifesto di Rimini 2008

Come ogni anno Rimini chiede ad un artista un manifesto che la rappresenti e che ne diventi il simbolo.                                                            L’estate 2008 era stata firmata da Marco Morosini . E così attraverso i manifesti, le cartoline, la pubblicità muraria nelle case degli italiani ha incominciato a comparire una grande lettera di colore rosso, la “R” di Rimini. Si tratta della rivisitazione di un manifesto balneare del 1929: il saluto di una giovane bagnante che s’immerge nella grande “erre” di Adolfo Busi , celebre pittore e cartellonista bolognese. L’artista Morosini, pesarese d’origine ma riminese d’adozione realizza un manifesto ove si accostano grafica e fotografia. ...

Domus del chirurgo

Rimini affonda le sue radici nel passato, non è solo la capitale della vacanza balneare ma anche una città ricca di monumenti d’epoca romana che si estendono lungo la bisettrice Ponte di Tiberio - Arco d’Augusto. Rimini ha una sua capacità di richiamo turistico grazie anche al complesso archeologico della " Domus del Chirurgo " di Piazza Ferrari, progettata dallo Studio Cerri Associati Engineering di Milano.  Le prime tracce della "Domus" sono state trovate nel corso dei lavori di riqualificazione di Piazza Ferrari che hanno portato alla luce gli straordinari mosaici e affreschi della casa per non parlare del corredo del chirurgo. Si tratta di 150 strumenti chirurgici che costituivano il corredo del chirurgo che abitava la domus e nella quale aveva il suo ambulatorio medico.  Con i successivi lavori di scavo, dal 1989 al 1997, è stata trovata una grande domus palaziale di epoca tardoimperiale (tra il V e il VI sec. d.C.) ricca di mosaici policromi. G...

La Grande Guerra - Mostra

MOSTRA: Ricordare la Grande Guerra.  Una grande mostra in occasione dei 90 anni dalla fine della Prima Guerra Mondiale.  Museo della città 4-29 Novembre 2009 - orari di apertura del museo.. La Mostra rappresenta la situazione in Italia nel periodo della Grande Guerra attraverso gli oggetti esposti e secondo la cronologia degli eventi e del travagliato periodo del dopo-guerra. Le cartine e i cimeli, fra cui divise, buffetterie e accessori di varia natura, sono posti a disposizione dalle Associazioni d’Arma locali e dai collezionisti privati. Mostra didattico-illustrativa a cura dell'Associazione Aries (Associazione Ricerche Iconografiche e Storiche) e dell' U.N.U.C.I. Sezione di Rimini, in collaborazione con i Musei Comunali di Rimini. Domenica 19 ottobre e domenica 26 ottobre dalle ore 10.00 alle ore 12.00 rievocatori in divise storiche sono a disposizione per condurre visite guidate alla mostra.

I castelli delle valli riminesi

La Signoria dei Malatesta nella città di Rimini ha avuto come principale preoccupazione la conquista e il conseguente controllo del territorio dell'entroterra sia per esigenze economiche che militari. Le esigenze economiche derivavano dal controllo della produzione agricola principale fonte di sostentamento delle società medievali, le esigenze militari portarono alla costituzione di una fitta rete di caposaldi per evitare le invasioni dei vicini nemici e difendere il centro urbano. I castelli e le rocche che ancora oggi fanno da corona alla città sono stati costruiti su poggi impervi e rocce protese nel vuoto. Sul Colle di San Fortunato, balcone che si affaccia sul Mare Adriatico, si trova la Chiesa di Santa Maria Annunziata dove si può ammirare lo stupendo dipindo di Giorgio Vasari, l'Adorazione dei Magi. Castello di Montefiore Conca I castelli della Signoria dei Malatesta sono: il Castello di Gradara dove si può ancora vedere la fortezza circondata dal suo impian...

Piero della Francesca

Il curatore di questa grande mostra, Antonio Paolucci, ha dichiarato che tra le città mitiche la prima è Roma, seguita da Parigi e da Casablanca. La quarta è senza alcun dubbio Rimini . La città di Fellini e di Amarcord. Questa mostra è stata estesa su tutto il territorio comunale e provinciale per far conoscere ai visitatori quegli angoli del paese che sono noti solo ai residenti. Luoghi ricchi di storia e di opere d’arte. Nel Tempio Malatestiano si può ammirare nella Cappella dei Pianeti, sotto il segno del cancro, il ritratto di Sigismondo Malatesta. L’Arco d’Augusto, porta urbica romana di Rimini, segnava l’incontro di due vie: la via Flaminia che giungeva da Roma e la via Emilia che partiva verso Piacenza. La chiesa di Sant’Agostino conserva gli affreschi di una famiglia di artisti: la famiglia dei “riminesi”, Giovanni, Giuliano e Zangolo (nome dialettale per Giovanni Angelo). Altre loro opere sono conservate al Museo della Città. Infine a Castel Sigismondo edificato da Sigismond...

Giovanni Baronzio

Giovanni Baronzio è un noto pittore riminese del quale si possiede una scarsa documentazione d’archivio. La sua pittura, che si può definire post grottesca, si concentra in due anni: dal 1343 al 1345. Il passaggio di Giotto nella città riminese, collocato prima del trecento, ha portato allo sviluppo della “Scuola Riminese del Trecento” e alla nascita di artisti come Giuliano, Pietro, Giovanni da Rimini e lo stesso Baronzio. Le continue ricerche e le nuove acquisizioni, dipinti e miniature, hanno consentito di rivalutare giustamente la personalità di tali artisti che hanno lavorato per un periodo di quarant’anni in una zona che va da Ravenna a Tolentino.  Una delle opere più belle del Baronzio è il dossale (dossale della Passione) composto di due pannelli eseguito tra il 1130 e il 1335 per il convento francescano di Villa Verucchio. Una delle due parti è stata acquistata dalla Cassa di Risparmio di Rimini nel 2006 mentre la seconda si trova nella Galleria Nazionale a Roma. N...

ll Tempio Malatestiano

Il Tempio Malatestiano, attuale chiesa cattedrale di Rimini si trova in via IV Novembre n.35, e celebra la famiglia alla quale apparteneva Sigismondo Pandolfo Malatesta che intorno al 1447 circa lo ha profondamente trasformato dandole le attuali forme rinascimentali che ne fanno un capolavoro dell'Umanesimo. La costruzione segna il passaggio dallo stile Gotico allo spirito nuovo. I lavori sono stati svolti da Matteo de'Pasti e Piero della Francesca; Leon Battista Alberti ha realizzato il rivestimento marmoreo che si richiama ai fasti della classicità. Il suo lavoro ben si integra bene con i rilievi di Agostino di Duccio particolarmente moderni. All'interno del tempio è possibile ammirare il crocifisso di Giotto dipinto intorno al 1300 (l'anno del primo giubileo).

Manifesto di Rimini 2009

Ogni anno, da diverso tempo, la città di Rimini chiede ad un artista di realizzare un manifesto che possa diventare il simbolo della città. Si tratta solitamente di opere che nell’intento di coloro che le realizzano rappresentano la capitale del turismo. L’estate 2009 è firmata Alessandro Bergonzoni.  “Onde per cui scendere dal tempo e ammarare; onde per cui rompere le clessidre e spiaggiarsi; onde per cui dire Rimini è come dir rimani; onde per cui cambi arie e non te le dai; onde per cui ci và in vacanza anche la vacanza (quando finisce)”. Queste sono i termini usati dall’artista bolognese per raccontare Rimini. I manifesti sono due, ed in entrambi la scritta RIMINI sovrasta l’head line. In uno la parola “onde” è ripetuta all’infinito seguendo il movimento ondulatorio delle onde. Leggendolo e guardandolo sembra di vedere uno spicchio di mare. Il secondo manifesto invece ripropone la scritta “onde per cui” una sola volta creando un maggiore impatto visivo. Il manifesto è re...

Rimini Medievale

La città di Rimini non risentì del crollo dell'Impero Romano di Occidente, probabilmente grazie alla sua vicinanza con la città di Ravenna , si sono ritrovati infatti nel lavori di scavo archeologico interessanti re aperti bizantini ravennati che attualmente sono conservati al Museo della Città . La nuova struttura della città medioevale si andava a sovrapporre a quella romana, il territorio urbano si cingeva di nuove mura, il porto si allontanava dal centro che dal Foro si spostava in piazza del Comune. Risalgono a quel periodo la costruzione del  Palazzo dell'Arengo e della fontana pubblica. Simbolo del potere religioso era invece la Cattedrale cittadina dedicata a Santa Colomba della quale oggi si può ammirare solo la torre campanaria. Nel campo dell'arte fiorisce la Scuola Riminese del Trecento la più importante in Italia insieme a quella di Firenze e di Siena. Una scuola in cui si fondono la forza innovativa di un pittore ...

Le mura di Rimini

Passeggiando per Rimini si possono ammirare i resti delle antiche mura romane, realizzate in più fasi, che bene si integrano con il più attuale tessuto urbano. I resti di mura sono visibili anche si piedi dell’Arco d’Augusto risalenti alla prima cinta muraria. A est della città proprio vicino all’antico porto, in passato il mare era molto più avanzato, si trova l’Anfiteatro romano che risale al secondo secolo dopo Cristo. L’Antico anfiteatro poteva ospitare almeno diecimila persone e la sua arena era larga come quella del più noto Colosseo di Roma. Nel tratto a nord dell’Anfiteatro si possono ammirare i considerevoli resti delle torri originarie. La Rimini romana era densamente abitata e i resti di preziosi mosaici attestano la presenza di case realizzate in età imperiale. I reperti archeologi rinvenuti sono conservati nel Museo della Città e nella Domus del chirurgo che è stata scoperta nella nota piazza Ferrari. Molti mosaici sono visibili anche presso la sede dalla Cammera di ...

Le porte della città

Rimini fu fondata nel 268 avanti Cristo dai Romani sui resti di un villaggio etrusco. Ai romani serviva una base per organizzare la conquista verso il nord Italia e i maggiori porti dell'alto Mare Adriatico. La città fu costruita secondo lo stile delle città romane, stile che mantiene tutt'ora, intorno a due strade: il Cardine e il Decumano. Le due strade si incrociavano sull'antico foro, l'attuale Piazza Tre Martiri, dove sono ancora visibile i lastricati del foro e il selciato dei Cardini.  Resti romani si trovano ancora anche in via Quattro Novembre.  Le porte cittadine erano quattro: la porta Meridionale o Romana si trovava all'inizio di via Flaminia, la porta Settentrionale o Gallica segnava l'inizio di via Emilia e via Popilia, la porta Montanara si trovava all'inizio della via Aretina e la porta Marina che consentiva l'accesso al porto.  Oggi restano solo due porte perfettamente conservate e restaurate. La Porta Montanara dopo un lu...

Rimini a misura di bambino

Rimini è la città di grandi e piccini. Una città con la vocazione turistica come Rimini non si può certo dimenticare dei più piccoli per i quali diventa nei mesi estivi una vera e propria città dei balocchi. In questa fantastica città i bambini si divertono e le mamme si riposano. La spiaggia della Riviera Romagnola è la più adatta per i bambini e i loro giochi: il mare è sicuro perché i suoi fondali sono bassi, la battigia è ampissima ricoperta di uno spesso strato di sabbia, ideale per scavare buche, da riempire di acqua, che sappiamo è il passatempo preferito dei bambini in spiaggia. In acqua il basso fondale è l’ideale per i bambini molto piccoli o per coloro che ancora non sanno nuotare. Si può anche stare tranquillamente seduti dove l’acqua è più bassa e divertirsi a raccogliere le conchiglie o a cercare di catturare i piccoli pesci che si avventurano fino a riva. Per chi vuole imparare a nuotare esistono numerose scuole di nuoto e per gli appassionati di vela sono state fondate...

La Notte Rosa

La NOTTE ROSA è l’evento più importante della Riviera Romagnola ed è l’rendez-vous al quale nessuno può rinunciare, a tutti coloro che si trovano nelle località della costa, Gabicce, Misano, Bellaria Igea Marina, Cesenatico, Cervia, Milano Marittima, Ravenna, Lidi Ferraresi, Rimini, Riccione, Bellaria, Cattolica e tante altre, la rinomata ospitalità romagnola offre divertimento, intrattenimenti, musica, giochi, passatempi, e tanto colore, rosa naturalmente.  Il rosa è il colore delle luci dei lampioni che illumineranno la notte e dei fuochi di artificio che squarceranno l’oscurità delle campagne e delle colline fino alla Repubblica di San Marino ma anche delle magliette, dei costumi, dei capellini, delle biciclette, dei tandem, dei cocktail, delle vele dei windsurf.  I luoghi interessati sono molti, non solo ristoranti, alberghi, locali notturni, hotel, residence ma anche musei, teatri, piazze. L’appuntamento è per sabato 4 luglio anche se nei giorni che prece...

Origini di Rimini

Rimini originariamente non era altro che un litorale sabbioso, ricoperto di dune e attraversato dalle foci ghiaiose di fiumi e torrenti, ricco di boschi di pini e abeti con una vegetazione di pioppi, betulle e querce. Il clima umido d’estate e temperato d’inverno favorì fin dalla preistoria lo sviluppo dei primi insediamenti umani, grazie anche alla presenza di abbondante cacciagione, costituita in gran parte da grandi mammiferi.  L’origine della città di Rimini si è potuto ricostruire grazie ad attenti studi geologici che hanno consentito di comprendere che la costa si stendeva fino alle basi dell’attuale colle di Covignano, qui infatti il terreno è ricco di sedimenti sabbiosi e ghiaiosi.  Nel periodo più lontano nel tempo, l’Età della pietra, il Paleolitico inferiore, l’uomo si era quindi già insediato in questa zona. A prova di ciò è il rinvenimento di numerosi reperti costituiti da ciottoli scheggiati su una o due facce effettuati dall’uomo erectus, in grado ...

Museo Santa Maria Scolca

Nuovi tesori sono andati ad arricchire la già preziosa collezione di oggetti d’Arte Sacra della città di Rimini. Si tratta di pregiati abiti liturgici, una campana del quattrocento, calici d'oro, statue sacre ed oggetti di culto che sono stati rinvenuti nell’ Abbazia di Santa Maria di Scolca. Gli oggetti sono conservati in quattro sale delicatamente dipinte di rosso e malva nel museo che fa parte del complesso monastico (adiacente alla chiesa). Purtroppo molti oggetti sono stati persi dopo l’invasione delle truppe napoleoniche, altri oggetti sono stati svenduti, smarriti o addirittura depredati. Salendo verso il colle di San Fortunato dopo aver oltrepassato i resti di Villa Ruffi, tristemente famosa per l’arresto nell’800 dei patrioti Aurelio Saffi, Alessandro Fortis e Federico Comandino, si arriva alla Abbazia degli Olivetani Bianchi, edificata nel XV secolo sui resti di un castello di Carlo Malatesta. L’Abbazia è stata fondata dallo stesso Malatesta nel 1418 originariamente...

Biblioteca di Rimini

La Biblioteca di Rimini si trova in via Gambalunga, nel cuore della antica Rimini. E' stata la prima biblioteca pubblica in italia. E' intitolata ad Alessandro Gambalunga vero mecenate che protesse letterati ed eruditi. Nel suo testamento nel 1617 aveva lasciato precise disposizioni in merito alla cura e allo sviluppo della biblioteca, collocata originariamente nelle stanze al piano terra del suo palazzo, in particolare era previsto un lascito per l'acquisto di libri e il pagamento di uno stipendio al bibliotecario. Soprattutto era prevista una libera consultazione. I libri, originariamente acquisiti a Venezia, vennero poi anche rilegati nello stesso palazzo ad opera del libraio Matteo Severini.  I libri erano di svariato genere (letteratura, classici greci e latini, opere scientifiche, di matematica e di astronomia). I libri, alla morte di Alessandro Gambalunga erano circa 1500, le opere 2000. Si succedettero numerosi bibliotecari che contribuirono ad arricchire...

Presentazione della città di Rimini

Rimini è mondialmente conosciuta come la capitale adriatica del turismo grazie al suo mare, alla spiaggia, alle discoteche, ai ristoranti alle decine di luoghi di divertimento; ma la città e il suo entroterra sono anche i vigili custodi di beni preziosi che testimoniano la sua cultura, la sua storia e la sua arte. Rimini fu fondata in un luogo dall’alto valore strategico: tra due fiumi che in prossimità della costa quasi si congiungevano racchiudendo un lembo di terra che si affacciava sul mare, da qui si poteva risalire la foce del Marecchia, che un tempo curvava a levante. Rimini quindi era la porta di accesso alla Pianura Padana e il crocevia di vitali percorsi stradali.