La Signoria dei Malatesta nella città di Rimini ha avuto come principale preoccupazione la conquista e il conseguente controllo del territorio dell'entroterra sia per esigenze economiche che militari. Le esigenze economiche derivavano dal controllo della produzione agricola principale fonte di sostentamento delle società medievali, le esigenze militari portarono alla costituzione di una fitta rete di caposaldi per evitare le invasioni dei vicini nemici e difendere il centro urbano. I castelli e le rocche che ancora oggi fanno da corona alla città sono stati costruiti su poggi impervi e rocce protese nel vuoto. Sul Colle di San Fortunato, balcone che si affaccia sul Mare Adriatico, si trova la Chiesa di Santa Maria Annunziata dove si può ammirare lo stupendo dipindo di Giorgio Vasari, l'Adorazione dei Magi. Castello di Montefiore Conca I castelli della Signoria dei Malatesta sono: il Castello di Gradara dove si può ancora vedere la fortezza circondata dal suo impianto murario, il castello di San Clemente con le sue alte mure turrite, il Castello di Montefiore dalla particolare forma geometrica che lo rende inconfondibile, che fu anche una residenza principesca, Coriano con il castello prediletto di Roberto Malatesta il Magnifico, Sant'Agata Feltria dominata dalla Rocca Fregoso, il Castello di San Leo inespugnabile fortezza e, primo fra tutti, il Castello di Verucchio, culla dei Malatesta e prima ancora capitale villanoviana.
Arco d’Augusto Le decorazioni presenti sull’Arco d’Augusto di Rimini ( Ariminum ) hanno una forte valenza simbolica. Sopra la parte centrale del fornice si trova una testa di toro che potrebbe rappresentare o la fecondità della natura oppure ricordare la fondazione della città e il governo romano che aveva portato legge e ordine. Ai lati dell’arcata si trovano quattro clipei ( CLIPEO (lat. clipeus). - Era uno scudo metallico che i Romani adottarono, fin dai tempi più antichi, per la difesa dei soldati della prima classe) che rappresentano divinità favorevoli all’Imperatore Augusto, tra i quali si trova Nettuno, dio dei mari, riconoscibile dal simbolo del tridente. L’immagine del dio è rivolta verso la città come per richiedere la sua protezione, essendo Rimini una città di mare. Sono rappresentati Apollo, dal quale l’Imperatore diceva di discendere, un bel giovane con i lunghi capelli, Giove con una lunga barba e con un fascio di fulmini nella ...