Rimini è mondialmente conosciuta come la capitale adriatica del turismo grazie al suo mare, alla spiaggia, alle discoteche, ai ristoranti alle decine di luoghi di divertimento; ma la città e il suo entroterra sono anche i vigili custodi di beni preziosi che testimoniano la sua cultura, la sua storia e la sua arte. Rimini fu fondata in un luogo dall’alto valore strategico: tra due fiumi che in prossimità della costa quasi si congiungevano racchiudendo un lembo di terra che si affacciava sul mare, da qui si poteva risalire la foce del Marecchia, che un tempo curvava a levante. Rimini quindi era la porta di accesso alla Pianura Padana e il crocevia di vitali percorsi stradali.
Arco d’Augusto Le decorazioni presenti sull’Arco d’Augusto di Rimini ( Ariminum ) hanno una forte valenza simbolica. Sopra la parte centrale del fornice si trova una testa di toro che potrebbe rappresentare o la fecondità della natura oppure ricordare la fondazione della città e il governo romano che aveva portato legge e ordine. Ai lati dell’arcata si trovano quattro clipei ( CLIPEO (lat. clipeus). - Era uno scudo metallico che i Romani adottarono, fin dai tempi più antichi, per la difesa dei soldati della prima classe) che rappresentano divinità favorevoli all’Imperatore Augusto, tra i quali si trova Nettuno, dio dei mari, riconoscibile dal simbolo del tridente. L’immagine del dio è rivolta verso la città come per richiedere la sua protezione, essendo Rimini una città di mare. Sono rappresentati Apollo, dal quale l’Imperatore diceva di discendere, un bel giovane con i lunghi capelli, Giove con una lunga barba e con un fascio di fulmini nella ...