Il curatore di questa grande mostra, Antonio Paolucci, ha dichiarato che tra le città mitiche la prima è Roma, seguita da Parigi e da Casablanca. La quarta è senza alcun dubbio Rimini. La città di Fellini e di Amarcord. Questa mostra è stata estesa su tutto il territorio comunale e provinciale per far conoscere ai visitatori quegli angoli del paese che sono noti solo ai residenti. Luoghi ricchi di storia e di opere d’arte. Nel Tempio Malatestiano si può ammirare nella Cappella dei Pianeti, sotto il segno del cancro, il ritratto di Sigismondo Malatesta. L’Arco d’Augusto, porta urbica romana di Rimini, segnava l’incontro di due vie: la via Flaminia che giungeva da Roma e la via Emilia che partiva verso Piacenza. La chiesa di Sant’Agostino conserva gli affreschi di una famiglia di artisti: la famiglia dei “riminesi”, Giovanni, Giuliano e Zangolo (nome dialettale per Giovanni Angelo). Altre loro opere sono conservate al Museo della Città. Infine a Castel Sigismondo edificato da Sigismondo Malatesta poco prima di metà Quattrocento, grazie ad una consulenza del Brunelleschi, si può ammirare lo splendore della Rimini rinascimentale.
Giotto – Crocifisso, 1300 circa, Altare Maggiore del Tempio Malatestiano
Piero della Francesca - San Sigismondo venerato da Sigismondo Pandolfo Malatesta, 1451, Tempio Malatestiano
Giuliano da Rimini – Testa di Cristo (frammento di Croce dipinta), 1320 circa, Museo della Città
Giovanni Bellini – Cristo in pietà, 1468 circa, Museo della Città
Domenico Ghirlandaio – Pala malatestiana di San Vincenzo Ferreri, 1494, Museo della Città
Pala di Paolo Veronese con il martirio di San Giuliano, 1587, Chiesa di San Giuliano