Passeggiando per Rimini si possono ammirare i resti delle antiche mura romane, realizzate in più fasi, che bene si integrano con il più attuale tessuto urbano. I resti di mura sono visibili anche si piedi dell’Arco d’Augusto risalenti alla prima cinta muraria. A est della città proprio vicino all’antico porto, in passato il mare era molto più avanzato, si trova l’Anfiteatro romano che risale al secondo secolo dopo Cristo. L’Antico anfiteatro poteva ospitare almeno diecimila persone e la sua arena era larga come quella del più noto Colosseo di Roma. Nel tratto a nord dell’Anfiteatro si possono ammirare i considerevoli resti delle torri originarie. La Rimini romana era densamente abitata e i resti di preziosi mosaici attestano la presenza di case realizzate in età imperiale. I reperti archeologi rinvenuti sono conservati nel Museo della Città e nella Domus del chirurgo che è stata scoperta nella nota piazza Ferrari. Molti mosaici sono visibili anche presso la sede dalla Cammera di Commercio e del Palazzo della Prefettura, recentemente restaurati.
Arco d’Augusto Le decorazioni presenti sull’Arco d’Augusto di Rimini ( Ariminum ) hanno una forte valenza simbolica. Sopra la parte centrale del fornice si trova una testa di toro che potrebbe rappresentare o la fecondità della natura oppure ricordare la fondazione della città e il governo romano che aveva portato legge e ordine. Ai lati dell’arcata si trovano quattro clipei ( CLIPEO (lat. clipeus). - Era uno scudo metallico che i Romani adottarono, fin dai tempi più antichi, per la difesa dei soldati della prima classe) che rappresentano divinità favorevoli all’Imperatore Augusto, tra i quali si trova Nettuno, dio dei mari, riconoscibile dal simbolo del tridente. L’immagine del dio è rivolta verso la città come per richiedere la sua protezione, essendo Rimini una città di mare. Sono rappresentati Apollo, dal quale l’Imperatore diceva di discendere, un bel giovane con i lunghi capelli, Giove con una lunga barba e con un fascio di fulmini nella ...