Nuovi tesori sono andati ad arricchire la già preziosa collezione di oggetti d’Arte Sacra della città di Rimini. Si tratta di pregiati abiti liturgici, una campana del quattrocento, calici d'oro, statue sacre ed oggetti di culto che sono stati rinvenuti nell’ Abbazia di Santa Maria di Scolca. Gli oggetti sono conservati in quattro sale delicatamente dipinte di rosso e malva nel museo che fa parte del complesso monastico (adiacente alla chiesa). Purtroppo molti oggetti sono stati persi dopo l’invasione delle truppe napoleoniche, altri oggetti sono stati svenduti, smarriti o addirittura depredati.
Salendo verso il colle di San Fortunato dopo aver oltrepassato i resti di Villa Ruffi, tristemente famosa per l’arresto nell’800 dei patrioti Aurelio Saffi, Alessandro Fortis e Federico Comandino, si arriva alla Abbazia degli Olivetani Bianchi, edificata nel XV secolo sui resti di un castello di Carlo Malatesta. L’Abbazia è stata fondata dallo stesso Malatesta nel 1418 originariamente per i frati ungheresi di San Paolo Eremita e successivamente ceduta ai monaci benedettini di Monte Oliveto che la occuparono fino al 1797, dopo di che divenne parrocchia
Molti papi e intellettuali come il poeta Aurelio Bertla, si recarono in questo luogo per pregare in pace e in silenzio, fra i Papa si ricordano Gregorio XII, Giulio II, Paolo III.