La Biblioteca di Rimini si trova in via Gambalunga, nel cuore della antica Rimini. E' stata la prima biblioteca pubblica in italia. E' intitolata ad Alessandro Gambalunga vero mecenate che protesse letterati ed eruditi. Nel suo testamento nel 1617 aveva lasciato precise disposizioni in merito alla cura e allo sviluppo della biblioteca, collocata originariamente nelle stanze al piano terra del suo palazzo, in particolare era previsto un lascito per l'acquisto di libri e il pagamento di uno stipendio al bibliotecario. Soprattutto era prevista una libera consultazione. I libri, originariamente acquisiti a Venezia, vennero poi anche rilegati nello stesso palazzo ad opera del libraio Matteo Severini.
I libri erano di svariato genere (letteratura, classici greci e latini, opere scientifiche, di matematica e di astronomia). I libri, alla morte di Alessandro Gambalunga erano circa 1500, le opere 2000. Si succedettero numerosi bibliotecari che contribuirono ad arricchire il patrimonio della biblioteca con manoscritti, codici, incunaboli, fino al tragico scoppio della Seconda Guerra Mondiale, quando grazie a Carlo Lucchesi, bibliotecario dal 1929 al 1952, fu salvata gran parte del patrimonio bibliografico della città.
Il palazzo Gambalunga scampò miracolosamente ai bombardamenti e così furono salvati anche i suoi preziosi arredi del '700, non si riuscì a salvare il monumento funebre di Alessandro Gambalunga nella Chiesa della Madonna del Paradiso, dietro il Tempio Malatestiano, che fu distrutto dalle bombe nel 1944.